L'EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI "CAMPO"

 L'EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI "CAMPO"


In Antropologia il “campo” è il luogo, materiale e simbolico, in cui una cultura è prodotta.

Nella storia dell’antropologia, il concetto classico di campo” è quello codificato nell’opera di Malinowski: un territorio circoscritto, di piccole dimensioni, in cui vive una comunità che ha elaborato una cultura originale e riconoscibile.

Nell’epoca attuale, il concetto classico di “campo” ha dovuto fare i conti con i flussi culturali e i processi di fusione tipici della globalizzazione, per cui ogni realtà locale reca in sé le tracce della cultura globale diffusa dai moderni mezzi di trasporto e comunicazione.

L’antropologo statunitense George Marcus ha individuato l’emergere di un’etnografia multisituata, ovvero di una ricerca che si svolge in più campi, necessaria per condurre un’analisi adeguata della diffusione di movimenti politici o religiosi, della condizione degli immigrati o della dispersione di un popolo in seguito a una guerra.

DA VICINO E DA LONTANO: I POPOLI STUDIATI OGGI

Negli ultimi decenni si è sviluppata un’antropologia “del noi”, che osserva con lo sguardo distaccato e penetrante dell’etnografia le “tribù” di casa nostra. I popoli non ancora o solo marginalmente interessati dalla modernizzazione sono sempre l’oggetto di studio preferito dagli antropologi.

Il più conosciuto esponente dell’antropologia del noi, il francese Marc Augé.

Non è comunque necessario recarsi in luoghi lontani per incontrare comunità che tuttora si avvolgono di antiche strategie di sopravvivenza: basti pensare alla transumanza praticata dai pastori di alcune regioni mediterranee, tra cui tutte le regioni alpine, l’Abruzzo e la Sardegna.

Da tempo l’antropologia ha incorporato nel suo sapere la dimensione storica ed è interessata allo studio dei cambiamenti, anche quelli conseguenti alla conquista coloniale

UNA DESCRIZIONE ETNOGRAFICA: I PIGMENTI BAMBUTI

Dopo la fase empirica e osservativa di lavoro sul campo e quella successiva di interpretazione dei dati raccolti, la ricerca antropologica approda all’ultima delle sue fasi, che consiste nella redazione di una monografia o di un articolo scientifico che presenta i risultati della ricerca.

La monografia etnografica è la base del sapere antropologico.

La monografia etnografica classica descrive la vita di un popolo soffermandosi su alcuni aspetti:

  • il rapporto con l’ambiente fisico
  • la modalità di procurarsi le risorse
  • l’organizzazione familiare e della parentela
  • l’organizzazione sociale e politica
  • la spiritualità
  • la creatività

I Pigmei Bambuti sono un insieme di popolazioni, che vivono nelle foreste tropicali dell’Africa centrale, della foresta la cui sopravvivenza è oggi minacciata dallo sfruttamento indiscriminato dell’ambiente in cui vivono, attuato per scopi economici dalle multinazionali con il sostegno dei governi africani.

I Pigmei affascinano gli antropologi per lo straordinario adattamento all’ambiente fisico in cui vivono e la conoscenza profonda della foresta, affinata nei millenni di permanenza nella stessa regione.

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